giovedì 11 febbraio 2010

Comunicato stampa: legge elettorale regionale

REGIONE PUGLIA L’ULTIMA BEFFA CONTRO LE DONNE
(Comunicato stampa pubblicato sulla Gazzetta del 08 febbraio 2010)
Coordinamento donne e potere. Rete Interregionale Rose Rosse – coordinatrice Cinzia De Marzo. CDC- Antonella Masi Un desiderio in comune Le donne del PD

Ancora una volta il blocco di potere maschile evita di correggere l’attuale sistema elettorale impedendo nei fatti la discussione dell’emendamento relativo alla rappresentanza di genere, che introduceva nella riforma della legge elettorale n. 2 del 2005 la possibilità per l’elettorato di esprimere anche due preferenze, purché riguardassero una un candidato di genere maschile e l’altra una candidata di genere femminile.

Ne consegue che è stata persa un’occasione per allineare la legge elettorale della Puglia alla Costituzione italiana, che all’art. 117 attribuisce alle leggi regionali il compito di “rimuovere ogni ostacolo alla piena parità tra uomini e donne nella vita sociale, culturale ed economica, promuovendo parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”.

Non si tratta più di promuovere la partecipazione delle donne alla vita politica ma di adottare regole che mirino ad assicurarne la presenza nelle Istituzioni.

La sospensione dell’esame del DDL in questione, nella seduta del Consiglio regionale del 4 febbraio 2010, come ogni azione o scelta anche di tipo formale non può essere giustificata dalla ristrettezza dei tempi tecnici, ma diviene orientamento e decisione politica.

Venendo meno il supporto legislativo la partecipazione alla vita politica istituzionale delle donne pugliesi a parole sempre invocata e auspicata, viene ridotta e ridimensionata nelle sue reali prospettive, per cui le donne rischiano di avere ancora una volta una funzione di supporto marginale e insignificante, indipendentemente dalle loro qualità soggettive e competenza politica.

Da tempo il coordinamento donne e potere si è fatto portavoce non solo di una visibilità e di una partecipazione qualificata delle donne alla vita politica, ma intende esprimere un’idea ed un progetto differente di cambiamento e comunità.

Invitiamo quindi i rappresentanti dei partiti, le rappresentanti degli organismi di parità, gli organi di stampa e chiunque condivida la nostra prospettiva a sostenere le nostre proposte.

In occasione delle imminenti elezioni regionali, intendiamo altresì rivendicare sul piano politico:

più trasparenza nelle modalità di coinvolgimento delle donne, respingendo il metodo della cooptazione o delle nomine ad personam;

maggiore chiarezza per i criteri di individuazione delle donne e degli uomini da candidare nelle liste per le elezioni regionali, a partire da quelle del 2010 (secondo parametri di merito, militanza, motivazione, esperienza, responsabilità, capacità relazionali, di ricerca consenso);

presenza paritaria di entrambi i generi nei programmi di comunicazione politica messi a disposizione delle emittenti televisive pubbliche e private e nei messaggi autogestiti previsti dalla vigente normativa per la campagna elettorale,

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