domenica 6 dicembre 2009

Le donne e il governo della città

Il 4 dicembre 2009 le donne del Centro di Documentazione e Cultura, del comitato UnDesiderioinComune, del Partito democratico, della Rete Interregionale delle Rose Rosse del PD, dell’Associazione Arca-iniziativa democratica, e numerose singole e singoli, che nell’estate di quest’anno hanno dato vita a Bari al “Coordinamento Donne e Potere”, hanno indetto un'assemblea pubblica dal titolo "Le donne e il governo della città: ragioni del dissenso, senso della proposta" presso la Sala Consiliare del Comune di Bari.

Il gruppo “Donne e Potere” è caratterizzato dal desiderio di accomunare , oltre le appartenenze, una pluralità di voci, di esperienze e competenze, catalizzando il protagonismo delle donne come soggetti politici. A partire dall’ulteriore riduzione delle presenze femminili in ruoli istituzionali registrata dopo le ultime elezioni amministrative ed europee, il coordinamento ha centrato la sua attenzione sul deficit di democrazia di genere come sintomo di un più generale arretramento della cultura politica. Per questo abbiamo proposto al Sindaco appena riconfermato ed ai rappresentanti dei partiti una serie di azioni volte a riequilibrare la presenza femminile anche e soprattutto attraverso l’indicazione di criteri oggettivi e metodi di scelta.

In questi mesi abbiamo di fatto osservato come, nella composizione del Consiglio Comunale, nelle scelte fin qui operate per costituire i diversi Organismi Istituzionali e nella presentazione del Programma di questa Amministrazione il nostro invito sia stato del tutto disatteso. Consideriamo questo dato come uno dei segnali più visibili della lacerazione nel rapporto tra politica e società tutta, sia perché costituisce uno squilibrio gravissimo in termini di rappresentanza paritaria sia perché segnala come la politica, in particolare quella dei partiti, rimanga del tutto ingessata in un sistema di regole che, privilegiando appartenenze e alleanze, tiene drammaticamente fuori dai processi di governo interi capitali di competenze, idee, visioni del mondo. In particolare crediamo che, per chi amministra, considerare marginale la politica e il pensiero delle donne, e superflua un’analisi sui generi, significhi privare tutti di un contributo indispensabile alla conoscenza ed al ri-pensamento delle città come luoghi di vita di donne e uomini, governate mettendo al centro i soggetti che le abitano, la qualità della vita e delle relazioni socio-culturali.

Con l’Assemblea del 4 dicembre (organizzata con il patrocinio del Comitato Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Bari) abbiamo voluto rilanciare la nostra proposta di spazi di soggettività politica delle donne, (cfr. la relazione introduttiva di Rosy Paparella) allargando così il confronto che in questi mesi abbiamo avviato con altri cittadini ed altre associazioni.

In particolare abbiamo presentato alle cittadine, ai cittadini, al Sindaco ed ai rappresentanti dei partiti la proposta di adesione, e di realizzazione, della CARTA EUROPEA PER L’UGUAGLIANZA E LE PARITA’ DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE. Una Carta, elaborata e promossa dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa - AICCRE, che invita gli enti territoriali a utilizzare i loro poteri e i loro partenariati a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini. (Cfr. intervento dell'avv. Michela Labriola)

Il Documento è fortemente ispirato al principio, ed al diritto per cui la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle decisioni è una condicio sine qua non della democrazia, e vincola gli enti locali alla realizzazione di Piani d’Azione volti ad integrare la dimensione di genere in tutte le loro attività con programmi adeguatamente finanziati.

Ci sembra una proposta concreta attraverso cui chiamare al confronto e alla discussione tutti i soggetti interessati ed invitare l'ente locale ad una chiara assunzione di responsabilità.

Il percorso previsto dalla Carta tra l’altro consente di riproporre in modo sistematico all’agenda politica degli Amministratori alcune delle azioni lasciate in sospeso o inascoltate finora. Pensiamo in particolare al Bilancio di Genere, alla definizione di un Piano dei tempi di conciliazione vita-lavoro, alla costituzione di un organismo consultivo che si occupi specificatamente di una lettura di genere della programmazione e dell’operato dell’Amministrazione.

Abbiamo presentato inoltre durante l’assemblea il nostro Progetto per UNA CASA DELLE DONNE a BARI, (cfr. l'intervento di Maria Grazia Tundo) spazio che consideriamo di rilevanza politica, culturale e simbolica per tutta la città, per la cui realizzazione è in corso una raccolta di adesioni.

La nostra intenzione, il nostro desiderio, è quello di continuare ad attivare tutte le risorse necessarie per essere presenti nella vita di questa città, in modo visibile, autorevole e propositivo”.

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